Ebbene sì, sembra un parolone, ma agire in ottica preventiva potrebbe evitare al tuo bambino lo sviluppo di una dipendenza da tecnologie. Ormai smartphone, tablet, pc e quant’altro vengono quotidianamente utilizzati da bambini e ragazzi, facendone molto spesso un uso eccessivo. A volte gli adulti tendono a sopravvalutare le capacità dei propri figli di comprendere ciò che vedono sugli schermi e non sono completamente informati sulle potenzialità e i rischi della tecnologia.
QUALI SONO I RISCHI?

Ne elenchiamo solo alcuni, ma sufficienti per comprendere la gravità di una cattiva esposizione ai device.
- Sovrastimolazione del cervello: le ricerche hanno dimostrato che un’eccessiva esposizione alla tecnologia in fase di sviluppo, può comportare deficit delle funzioni esecutive e dell’attenzione, ritardi cognitivi, difficoltà di apprendimento, aumento dell’impulsività e diminuzione della capacità di autoregolarsi.
- Ritardo nello sviluppo motorio: usare la tecnologia limita il movimento; si osserva che un bambino su tre inizia la scuola con ritardi nello sviluppo, che incidono negativamente sull’alfabetizzazione e i risultati scolastici.
- Difficoltà di memoria: il continuo delegare date, scadenze e compleanni sul cellulare porta a uno scarso allenamento cerebrale e a una perdità di tale abilità. Te ne sei accorto anche tu, vero?
- Scarsa tolleranza della frustrazione: il sovraccarico di informazioni eccita troppo il sistema dopaminergico, che è più attivo quando scegliamo le gratificazioni rapide, riducendo la capacità di attesa. Questo compromette la capacità di prendere decisioni ponderate, rischiando di agire guidati dall’impulso.
COSA FARE?

Innanzitutto spiegare i rischi dell’eccessivo uso dei device e condividere semplici regole come evitare di tenere il cellulare a tavola o a letto, disattivare le notifiche e mettere un timer di utilizzo alle app. E… dare il buon esempio, torniamo a rivivere anche noi genitori! Con il desiderio di fare del bene ai nostri bambini, faremo del bene anche a noi stessi. Possiamo:
- dedicarci ad attività rilassanti come la meditazione, l’ascolto della musica, la lettura
- passare del tempo all’aperto, a contatto con la natura
- imparare e insegnare attività concrete e manuali, che stimolino la creatività
Pronti?
Dott.ssa Elisa Braglia – Psicologa e Psicoterapeuta